È un dispositivo che adopera gli effetti delle vibrazioni meccaniche per stimolare tutto l’organismo e soprattutto il sistema neuro-muscolare. In pratica le fasce muscolari si contraggono senza un sovraccaricamento della parte muscolo-tendineo-cartilaginea, la frequenza cardiaca sale e la circolazione sanguigna aumenta. Al contempo si verificano “adeguamenti” di lunga durata molto importanti: le strutture ossee si rinforzano, il metabolismo ed il consumo di calorie si incrementano, diminuisce il livello di cortisone (l’ormone dello stress) ed aumenta quello di serotonina (l’ormone del buonumore). Cala inoltre il numero di tossine presenti nell’organismo, in virtù dell’ossigenazione del sangue.
Con la pedana vibrante i muscoli possono contrarsi anche ad una velocità di 50 volte al secondo, contro le 5-6 volte al secondo di quando si corre oppure si eseguono i classici esercizi in palestra.
Il regolare funzionamento di una pedana vibrante dipende da determinati fattori tecnici: la frequenza di vibrazione (in Hz), l’ampiezza (in mm), l’accelerazione, la durata, e gli angoli articolari (in gradi).
Il principio alla base del dispositivo in esame – su cui lavorò il suo inventore, il Dott. Bosco – è quello della locomozione, che “vede” esercizi di breve durata ma dalla grande intensità produrre effetti benefici sulle strutture osseo-muscolari ed articolari. In considerazione del fatto che non sempre si ha la possibilità di allenarsi adeguatamente – vuoi per il rischio di possibili infortuni, vuoi per la sedentarietà del modo di vivere attuale – con l’introduzione della pedana vibrante si è voluto riprodurre quelle vibrazioni positive proprie della locomozione. Durante un qualsiasi movimento, infatti, nel preciso momento dell’impatto con il suolo, tante vibrazioni vengono prodotte e trasmesse a tutto il corpo, che ne riceve indubbi giovamenti. E questi stessi giovamenti si ricavano dall’utilizzo dell’apparecchio in oggetto, che con le sue vibrazioni “riproduce” una sensazione di benessere, rilasciando nel nostro corpo, naturalmente, neurotrasmettitori quali la serotonina e la dopamina.
Presente generalmente nelle palestre e nei centri fitness, non è raro trovarla anche nelle case, grazie all’ampia offerta del mercato che ha reso disponibili diversi modelli anche per uso domestico.
Sì, la pedana vibrante offre tanti vantaggi, andando incontro alle esigenze di più individui, in base a quelle che sono le specifiche necessità ed i risultati che si desiderano ottenere. A patto però che il suo utilizzo sia associato ad una vita attiva e ad un’alimentazione sana e genuina.
I vantaggi derivanti dall’uso del dispositivo in oggetto si riscontrano in campo sportivo, in quello medico, e in quello prettamente estetico.
La pedana vibrante incrementa la forza massimale in coloro i quali praticano sport a livello professionistico, e quella esplosiva, così come la resistenza agli sforzi; migliora la flessibilità e la mobilità, ed il recupero in tempi più rapidi, rivelandosi inoltre di aiuto nel riscaldamento e nel defaticamento degli atleti. E, ancora, favorisce l’equilibrio, influendo positivamente sulla postura.
In campo medico l’apparecchio migliora la circolazione sanguigna e le condizioni neurologiche, e contribuisce al recupero del tono e della mobilità muscolare; aumenta inoltre la densità ossea, e accelera il recupero post infortunio, agevolando la riabilitazione e la fisioterapia. In merito a quest’ultimo punto, in particolare, la pedana vibrante può essere adoperata nella risoluzione di diverse patologie, quali atrofia e/o ipotonia muscolare, problemi al tendine d’Achille, patologie del ginocchio. Nel settore prettamente estetico, invece, detta pedana velocizza il metabolismo, favorisce la perdita di peso, migliora il drenaggio linfatico e la salute della pelle, così come riduce la cellulite. E tutte queste funzioni sono svolte senza che le articolazioni ed i legamenti subiscano danneggiamenti.
Perché essa aumenta la circolazione del sangue ed ossigena il flusso sanguigno, facendo diminuire le tossine nel corpo e riducendo appunto gli antiestetici segni della cellulite (la cosiddetta pelle “a buccia d’arancia”). L’effetto linfodrenante prodotto dalle vibrazioni della pedana, in altre parole, si “ripercuote” su tessuto connettivo, per una pelle più morbida e liscia.
Perché in virtù delle vibrazioni prodotte si “provoca” la produzione di ormoni che stimolano la lipolisi, facendo diminuire il tessuto adiposo.
Sì, producono un piacevole effetto rilassante e tonificante su tutto il corpo: agendo infatti il dispositivo contemporaneamente su tutti i muscoli, farà in modo che diminuisca il livello di cortisolo (l’ormone dello stress), ed aumenti invece quello di serotonina (l’ormone del buonumore). Diminuiranno inoltre le tossine presenti nell’organismo, attraverso l’ossigenazione del sangue.
Sì, perché l’utilizzo della pedana vibrante comporta un miglioramento della resistenza muscolare e della densità ossea. E “frena” così la fragilità e le eventuali cadute provocanti fratture, a cui spesso vanno soggetti gli individui ultrasessantacinquenni.
Sì, la pedana vibrante si rivela di grande utilità per la cura dell’osteoporosi e di tutte quelle malattie osteo-degenerative che colpiscono specialmente le persone anziane. Con un minimo di attività fisica quotidiana, è possibile contrastare e migliorare questa malattia sistemica dello scheletro, tuttavia ciò potrebbe risultare difficile proprio a causa della degenerazione ossea in corso: ecco quindi perché ricorrere alla pedana vibrante rappresenta un valido aiuto in questa situazione. Attenzione però, perché bisogna utilizzare una pedana sussultoria, le cui vibrazioni potenziano i muscoli facendoli lavorare alla stessa maniera di una corsa veloce, ma senza che le ossa si affatichino. E migliorando il lavoro dei muscoli, migliora anche il benessere generale, con la produzione naturale, da parte dell’organismo, di ormoni che servono a costruire i muscoli stessi e le ossa. A tutto beneficio dello scheletro.
Sì, sebbene sia sicuro, l’utilizzo della pedana vibrante è da evitare quando ricorrono ben precise situazioni. Quando cioè si è affetti da epilessia, problemi cardiovascolari o di cuore, o si soffre di emicrania acuta, di mal di schiena cronico o di reumatismi. Ancora, l’apparecchio non va usato in stato di gravidanza, in presenza di fratture o ferite recenti, vertigini e capogiri, o pacemaker o protesi. E, infine, in presenza di tumori, trombosi e infiammazioni o febbre.
Sì. Anche se l’utilizzo dell’apparecchio è sicuro, è consigliabile consultare il proprio medico di fiducia, o un esperto in materia, prima di iniziare l’allenamento con l’apparecchio stesso: ciò allo scopo di scongiurare il rischio della presenza di problematiche fisiche in contrasto con l’uso della pedana vibrante.
Non esiste una “migliore” pedana vibrante in assoluto, ma esiste quella migliore per sé e le proprie esigenze, diverse da utente a utente. E ciò vale soprattutto per coloro i quali desiderino acquistare un dispositivo di questa tipologia per uso domestico, servendosene nella comodità della propria casa. Da questo punto di vista, l’ampia offerta di modelli messi a disposizione dal mercato potrebbe essere causa di dubbi o incertezze, ragion per cui il punto di partenza – ai fine di una scelta ottimale – è quello che vede l’individuazione del tipo di allenamento, e pertanto del relativo effetto, a cui si è interessati: sono due, infatti, le pedane vibranti esistenti, quelle con movimento basculante e quelle con movimento sussultorio.
Con una frequenza che va da 1 a 30 Hertz, la pedana basculante compie un movimento oscillante, in cui un lato si alza quando l’altro si abbassa. Ideale per scopi prettamente estetici – modella infatti fianchi, gambe e glutei – riproduce il movimento proprio di una camminata , ed è progettata per migliorare la circolazione sanguigna e ridurre la ritenzione idrica.
Con una frequenza maggiore, che può arrivare anche a 60 Hertz, la pedana verticale o sussultoria – come suggerisce il nome stesso – crea una vibrazione in senso verticale. Presente essenzialmente nelle palestre, è indicata soprattutto per un utilizzo in campo sportivo: si rivolge infatti per lo più a chi necessiti di stimolare i muscoli di una determinata o determinate aree del corpo perché svolge appunto attività sportiva, o perché ha subìto un infortunio (e dunque fa uso della pedana per fini di riabilitazione).
Oltre alla tipologia di vibrazione – essenziale per determinare la pedana vibrante da scegliere – altri imprescindibili parametri da considerare in sede d’acquisto sono la struttura, la potenza, i programmi e le funzioni, gli accessori.
La struttura rappresenta un importante fattore da considerare in sede di acquisto, specialmente dal punto di vista delle dimensioni: a seconda dei modelli in commercio, infatti, esistono sia pedane fornite di maniglie, dunque più ingombranti, sia pedane caratterizzate dalla sola piattaforma. Ecco pertanto che le dimensioni assumono un ruolo fondamentale ai fini dello spazio a propria disposizione in casa non solo per utilizzare l’apparecchio, ma anche per la sua adeguata sistemazione dopo l’uso stesso. Le dimensioni vengono altresì in rilievo sotto l’aspetto del comfort, perché generalmente una maggiore ampiezza della pedana vibrante denoterà anche una maggiore comodità negli esercizi. Un aspetto, questo, che è bene valutare prima di procedere all’acquisto.
Anche il peso ha un suo “perché”, in quanto indica la stabilità del dispositivo, molto importante durante l’esecuzione dei movimenti, ed evitante pericolosi capovolgimenti del dispositivo stesso. Le pedane vibranti più leggere pesano circa 8 kg, mentre quelle professionali possono arrivare a pesare anche più di 30 kg.
I modelli migliori possono sostenere sino a 120 kg, un peso, questo, che assicura l’utilizzo della pedana vibrante ad un’utenza di qualsivoglia corporatura.
Si distinguono, sul punto, tre categorie: la pedana singola, la pedana doppia, e la pedana con manubri.
La più compatta e diffusa in commercio, è fornita di un piano antiscivolo dalle diverse intensità di vibrazioni, così da poter personalizzare l’allenamento. Presenta poi un display o una serie di pulsanti di cui servirsi per la selezione delle varie funzioni.
Similare a quella singola – è difatti anch’essa fornita di display o pulsantiera – la pedana doppia si distingue per la presenza di due pedane collegate da elementi ammortizzanti, che attutiscono e proteggono adeguatamente le articolazioni.
Modello professionale, presente generalmente nelle palestre e nei centri fitness, è un attrezzo di peso e dimensioni superiori rispetto alla pedana singola e a quella doppia. Oltre alla pedana, è fornito di manubri su cui appoggiare le braccia, che rilevano la frequenza cardiaca, nonché di un ampio ed elaborato display con cui selezionare i programmi e controllare il proprio allenamento.
È diversa a seconda del modello, per uso domestico o professionale: nel primo caso solitamente non è superiore a 300 Watt, mentre nel secondo può anche raggiungere i 1000 Watt.
La pedana vibrante si caratterizza per la presenza di programmi sia manuali che automatici. I primi si adoperano per l’impostazione manuale della tipologia di allenamento in base ai propri bisogni; i secondi – variabili da modello a modello – sono diversi, contemplando, ad esempio, quello per bruciare i grassi o per ottenere un effetto rilassante.
Il maggior numero di apparecchi di questa tipologia esistente in commercio prevede la possibilità di selezionare l’intensità della vibrazione: 3 sono, in merito, i livelli per un modello semplice, anche 100, invece, per uno più professionale. Determinate pedane vibranti, poi, consentono anche di connettere il proprio smartphone o un dispositivo mobile attraverso Bluetooth, così da poter ascoltare musica servendosi degli altoparlanti delle pedane stesse.
Apparecchio piuttosto semplice, la pedana vibrante non prevede un gran numero di accessori supplementari: quelli più spesso a corredo sono gli elastici (o cinte di trazione) e il telecomando. Dall’impugnatura ergonomica, i primi si rivelano di grande aiuto per chi desidera intensificare il proprio allenamento aggiungendo più esercizi, ma risultano pratici anche per restare in equilibrio nelle posizioni maggiormente difficili. Presente in determinati dispositivi, il telecomando wireless permette invece la selezione di programmi, funzioni o intensità della vibrazione senza essere costretti ad abbassarsi per avvicinarsi al display della pedana vibrante. Può prevedere sia una pulsantiera che un display LCD.
Non è certamente un parametro determinante, ma soprattutto se l’apparecchio è destinato ad un utilizzo casalingo è bene che sia “ultra slim”, così da poterlo riporre dopo l’utilizzo stesso in modo agevole. Un design moderno ed elegante poi – come è giusto che sia – sarà sicuramente più gradevole esteticamente.
Sfruttante la contrazione involontaria dei muscoli, la pedana vibrante ha un funzionamento molto semplice. Si sale sulla pedana e si seleziona il programma (attraverso l’apposito menù) che si desidera eseguire per allenare una determinata parte del corpo; le diverse posizioni da assumere sul dispositivo, poi, sono indicate nel manuale di istruzioni o direttamente mostrate sul display del dispositivo stesso. L’intensità degli effetti prodotti richiede però molta prudenza e gradualità nell’utilizzo: non esagerare dunque, tenendo anche conto che le prime sedute sono di adattamento.
Dura circa 20-25 minuti, ed ogni ciclo di allenamento è formato da 1 minuto di vibrazione e 1 minuto di riposo, sebbene gli intervalli possano diversificarsi a seconda degli specifici esercizi da eseguire. Non bisognerebbe adoperare la pedana per più di 4 volte alla settimana.
In base allo specifico modello di riferimento, sarà possibile effettuare una vasta gamma di esercizi, per gli addominali, le braccia o le gambe ad esempio, ma anche tecniche di stretching e rilassamento.
Sì, prima di allenarsi è il caso di seguire precise cautele.
- Tenere le gambe leggermente flesse ed i piedi divaricati dopo che si è saliti in piedi sulla pedana, perché le fibre muscolari possano mitigare l’intensità della vibrazione;
- Se ci si siede sul dispositivo, fare in modo che il coccige sia posizionato in un punto del dispositivo stesso che abbia un basso livello di vibrazione, affinché la colonna vertebrale non ne riceva danni;
- Non adoperare la pedana sull’addome, in considerazione della delicatezza di quest’ultimo;
- Non scaricare troppo peso sulle braccia e non flettere troppo i polsi qualora si desideri allenare specificamente le braccia;
- Prestare attenzione a che ostacoli o oggetti pericolosi non siano presenti attorno alla pedana vibrante.
In base ad appositi studi condotti in merito, si è ottenuto un considerevole aumento della forza esplosiva dopo 10 giorni di utilizzo, per 10 minuti al giorno.
Il prurito (quasi pizzicore) che si manifesta con le vibrazioni della pedana vibrante indica una forte sollecitazione e “crescita” della circolazione sanguigna: è localizzato specialmente nelle zone più basse degli arti inferiori (come i piedi o i polpacci) oppure in quelle aree del corpo più vicine alle vibrazioni dell’apparecchio.
I risultati più significativi, tuttavia, sono quelli relativi ad una sensazione di maggiore leggerezza degli arti inferiori, e, specie nelle donne, ad una diminuzione dei gonfiori, in particolare nelle gambe e nelle caviglie.
Dopo l’utilizzo, l’apparecchio va pulito servendosi di un panno morbido e di un detergente delicato, evitando assolutamente detergenti che contengano sostanze corrosive, solventi, o benzina. Importante, prima di procedere alla suddetta operazione di pulizia, accertarsi di aver disattivato l’alimentazione e staccato il cavo dalla presa.
Variano in base alle specifiche caratteristiche della pedana vibrante, diverse da modello a modello. Si va, così, da circa 150 Euro per gli apparecchi più semplici ed economici, a circa 300 Euro per quelli appartenenti ad una fascia di prezzo media, contemplanti più programmi e funzioni. Considerando invece nello specifico le pedane vibranti professionali, dotate di manubri, la cifra ovviamente sale, andando da circa 400 Euro per un dispositivo di uso domestico, a 2000 Euro – o anche di più – per uno di uso professionale.
Shandika, Klarfit, Global Relax e Hethrone sono i più famosi nel settore, ma anche altri nomi, quali Bluefin, Crazy Vibration, Sportstech, o Enkeeo e Fitfiu Fitness si rivelano buoni suggerimenti per il proprio acquisto. L’importante è affidarsi sempre ad un’azienda conosciuta, che garantisca la sicurezza e la qualità del prodotto.
La pedana vibrante può essere acquistata sia nei negozi specializzati che online. Il web, che offre sempre numerosi modelli e a prezzi concorrenziali, permette anche di usufruire delle preziose recensioni di coloro i quali hanno già provveduto all’acquisto del dispositivo in oggetto. Recensioni grazie alle quali si potrà scegliere più agevolmente il “migliore” modello per sé stessi, quello cioè più adatto alle proprie esigenze.