Ti senti circondato da pedane vibranti? È una sensazione normale. Sembra infatti che questi attrezzi siano ormai dappertutto: nei centri estetici, nello studio del tuo dietologo, nelle palestre e persino nelle case dei tuoi amici e familiari.
Sì, perché la pedana vibrante sta diventando sempre più uno strumento che si può usare anche in completa autonomia, com’è già successo per tapis roulant o cyclette. Con però la grande differenza che in commercio sono disponibili modelli incredibilmente piccoli e compatti, perfetti per essere utilizzati anche in spazi ristretti per poi essere riposti dietro l’anta di un armadio.
Se quest’argomento ti incuriosisce sei nel posto giusto. Stai per scoprire le principali caratteristiche di una pedana vibrante e qualche utile consiglio su come sfruttare al massimo le sue prestazioni.
Iniziamo!
Pedana vibrante: di cosa si tratta?
Partire dalle basi è fondamentale per capire di cosa stiamo parlando quando citiamo le pedane vibranti. Rispondiamo a qualche domanda in modo semplice.
Cos’è una pedana vibrante? Si tratta di un attrezzo che, sfruttando i numerosi studi sull’uso delle vibrazioni in ambito clinico, specificatamente per scopi riabilitativi, usa le vibrazioni a una determinata frequenza per stimolare la contrazione e l’allungamento dei muscoli.
Com’è fatta una pedana vibrante? La pedana vibrante può essere composta solamente dal piatto vibrante, oppure avere una più ingombrante struttura formata anche dagli appoggi per le braccia. La presenza di un display e di un pannello di controllo sono fondamentali per modificare i parametri del tuo allenamento, come per esempio la velocità di movimento, ma anche per monitorare le calorie bruciate e la durata degli esercizi.
Come funziona una pedana vibrante? Il funzionamento della pedana rimane identico a prescindere dal modello scelto, sia esso quello più compatto oppure quello più ingombrante. Le vibrazioni che interessano il piatto creano un movimento cosiddetto sussultorio, che si sposta dall’alto verso il basso in modo quasi impercettibile, ma a grande velocità. Esistono anche dei modelli di pedane che sono progettati per avere un movimento basculante, ovvero orizzontale e non più verticale. Le pedane basculanti sono costruite specificatamente per simulare la camminata.
A cosa serve una pedana vibrante? Lo scopo di questo attrezzo è quello di aiutarti durante un percorso di dimagrimento, soprattutto per quanto riguarda la tonificazione dei muscoli; migliorerà inoltre il metabolismo, la circolazione sanguigna e il linfodrenaggio.
Entriamo nel dettaglio
Dopo questa panoramica, entriamo meglio nel dettaglio dell’utilizzo delle pedane vibranti.
I vantaggi di un attrezzo del genere sono diversi. Il primo riguarda sicuramente la sua comodità. Poter eseguire una routine di allenamento breve, intensa e completa (stimolando sia la parte bassa del corpo sia quella alta) senza spostarsi dal salotto di casa può essere un ottimo modo per rendere l’attività fisica più centrale nelle tue giornate. Potrai inoltre scegliere il momento migliore per allenarti in base all’organizzazione delle diverse giornate e al tuo variabile livello di stanchezza: non più spostamenti assonnati verso la palestra la mattina presto o la sera tardi!
Ma la pedana vibrante non è indicata solo per chi non ha troppa dimestichezza con l’attività fisica. Al contrario, questo attrezzo viene integrato sempre di più negli allenamenti riservati ad atleti agonisti; la pedana vibrante può essere una valida alternativa soprattutto per eseguire gli esercizi di recupero, di riscaldamento e defaticamento.
Un doveroso distinguo
Prima abbiamo parlato di come esistano in commercio due diverse tipologie di pedane che si distinguono per il movimento vibratorio: sussultorio o basculante.
È importante fare a questo punto una distinzione: le pedane a movimento sussultorio sono le più indicate per chi volesse allenare tutto il corpo, mentre le pedane basculanti sono utili solo per allenare la parte bassa, quindi cosce e glutei; inoltre, il movimento basculante ad alta frequenza è molto più aggressivo di quello sussultorio, rendendolo non idoneo per persone affette non solo da problemi ossei, ma anche a livello muscolare o dei legamenti.
È però interessante notare come la pedana basculante, se utilizzata con frequenze non superiori ai 14Hz, sia invece più adatta rispetto a quella sussultoria per fini riabilitativi ed estetici.
Le principali controindicazioni
La pedana vibrante è un attrezzo il cui uso sbagliato può portare a conseguenze anche molto gravi.
Innanzitutto, non utilizzare la pedana se sei una donna incinta; perdere l’equilibrio sul piatto è semplice e potresti cadere. Non usare mai questo attrezzo se sei cardiopatico, epilettico o soffri di emicranie; l’uso è fortemente sconsigliato anche nel caso si indossi una protesi, si abbia il diabete o si stia seguendo una cura chemioterapica.
È inoltre fondamentale fermarsi immediatamente se durante l’allenamento su una pedana vibrante si inizi a sentire una forte nausea o si avvertano capogiri e un senso di svenimento.
Ricorda di non strafare: svogli gli esercizi per i secondi raccomandati e segui minuziosamente i tempi di recupero. L’allenamento non dovrebbe mai superare una durata di quindici minuti complessivi e, soprattutto, la pedana deve essere usata un giorno sì e uno no.
Seguendo queste pratiche e semplici indicazioni sarai in grado di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato, senza dimenticare di affiancare all’uso della pedana vibrante anche il mangiar sano e uno stile di vita equilibrato. Buon allenamento!