La pedana vibrante sta diventando sempre più un sostitutivo dell’allenamento tradizionale composto, per intenderci, dalle corsette all’aria aperta o dai circuiti in palestra.
Sebbene il funzionamento della pedana vibrante si basi su studi che proseguono da quasi un secolo, il suo utilizzo sarà efficace solo effettuando esercizi specifici. Utilizzare la vibrazione in maniera passiva non è infatti utile ai fini di un dimagrimento o di un potenziamento della muscolatura, ma funziona, in alcuni casi, solo per scopi estetici.
A seconda delle tue caratteristiche fisiche e del tipo di allenamento che vuoi effettuare, dovrai prestare attenzione alla scelta della pedana vibrante corretta per te.
Nelle prossime righe scoprirai tutti i parametri per compiere una scelta consapevole. Iniziamo!
Pedana vibrante: quali modelli?
Iniziamo con una veloce panoramica dei modelli tra i quali puoi scegliere. Questi si differenziano essenzialmente per due aspetti: il primo e più importante riguarda il tipo di vibrazione; il secondo si riferisce al design della pedana stessa.
Ma andiamo con ordine.
Per quanto riguarda il tipo di vibrazione, le pedane vibranti sino a un certo punto sono state tutte progettate per avere un movimento sussultorio. Questo significa che il piatto effettua un movimento veloce e quasi impercettibile verso l’alto e poi verso il basso. Mantenendo una frequenza tra i 30Hz e i 35Hz questo movimento in verticale è in grado di causare una contrazione e successiva decontrazione dei muscoli.
È stata poi inserita in commercio un’altra tipologia di pedana, caratterizzata da una vibrazione di tipo basculante. Il movimento non è più verticale ma orizzontale, andando a simulare quello di una passeggiata.
Passiamo ora al design della pedana vibrante. Potrebbe sembrare un aspetto del tutto secondario e accessorio, ma molto dipende dalla tua forma fisica iniziale.
Non sottovalutare neanche il posizionamento del display: se hai solo il piatto il display sarà in basso, mentre avendo a disposizione l’intera struttura potrai tenere sotto controllo tutti i parametri dell’allenamento grazie al display davanti ai tuoi occhi. Insomma, se sei insicuro circa la tua stabilità o vuoi evitare di distrarti andando alla ricerca dello schermo, anche questa è una caratteristica della quale tenere conto.
Differenze di allenamento
Le pedane vibranti rispondono a diverse esigenze in base al tipo di vibrazione che usano, ma capire quale pedana scegliere in base all’allenamento è per fortuna abbastanza semplice.
- se sei già uno sportivo in forma, sano, robusto, sai come allenarti al meglio seguendo il tuo corpo o sei seguito da un professionista, allora la pedana vibrante basculante è la scelta giusta. Questo perché il suo approccio un po’ aggressivo è adatto a chi ha un fisico abituato agli sforzi di un certo livello. Aumentando la frequenza, inoltre, la vibrazione si concentra sulla sollecitazione di glutei e cosce, mostrandosi dunque indicata per chi voglia potenziare la parte bassa
- in alternativa, riducendo notevolmente la frequenza, la pedana basculante è ottima anche per chi voglia fare una pausa con del fitness dolce e poco impegnativo
Se invece non hai mai svolto attività fisica con costanza, sei agli inizi o vuoi allenare tutto il corpo, la risposta è la pedana sussultoria. Non solo un attrezzo di questo tipo agisce senza sovraccaricare i legamenti o i tendini grazie a un approccio più gentile, ma permette di assumere diverse posizioni che vadano a stimolare diversi gruppi muscolari. Addome, schiena, braccia, gambe, cosce e glutei sono tutti sollecitati durante l’allenamento su una pedana sussultoria, rendendola l’ideale per chi voglia avvicinarsi a un allenamento total body ad alta intensità.
Quali allenamenti effettuare
Come appare ormai chiaro, la pedana vibrante deve essere acquistata pensando prima di tutto all’allenamento che si ha in mente.
Per la pedana vibrante basculante il segreto sta tutto nell’impostazione della frequenza: per esempio, un valore compreso tra i 4Hz e i 14Hz è ottimo per un allenamento dolce e rilassante, che ti aiuti a migliorare la coordinazione e il linfodrenaggio; in alternativa, più le frequenze saranno alte più il movimento sarà veloce, sollecitando sempre di più cosce e glutei e facendoti svolgere un allenamento intensivo e più aggressivo.
Sulla pedana sussultoria, invece, puoi diversificare il tuo allenamento modificando la posizione sul piatto. Ogni esercizio presuppone una posizione diversa che attiverà un certo gruppo muscolare, portandoti così a variare l’allenamento e a stimolare tutto il corpo. Ecco qualche consiglio pratico:
- gli affondi indietro possono essere effettuati tenendo una gamba sul piatto e l’altra gamba a terra o sopra una swiss ball. Abbi cura di mantenere il ginocchio e la caviglia in una linea perfettamente verticale. Se te la senti puoi aggiungere anche il lavoro sulle braccia usando i nastri appositi
- per allenare i tricipiti siediti a terra spalle al piatto, ma con le mani poggiate sopra; tirati su distendendo le braccia e tenendo le gambe alla stessa larghezza delle spalle
- per effettuare un plank corretto posiziona le ginocchia a terra, i gomiti sul piatto e gli avambracci in avanti; stacca poi le ginocchia da terra e cerca di mantenere una linea retta dalle spalle ai piedi
- i piegamenti, invece, vanno effettuati con le mani poggiate sul piatto e le braccia leggermente più aperte rispetto alle spalle; spingi in fuori le scapole, contrai gli addominali e mantieni la testa in linea con la schiena. Una volta staccate le ginocchia da terra avvicina il petto al piatto della pedana e poi spingi con le braccia verso l’alto
Hai tutte le informazioni che servono per scegliere la pedana migliore per il tuo allenamento!